Questa pianta con i suoi fiori così dolci e dall’aspetto un pò timido, è il simbolo dell’amore delicato e tenero, ricco di romanticismo. Gli inglesi fin dal Medioevo hanno avuto una particolare predilezione per questo fiore: i cavalieri della Tavola Rotonda lo consultavano per conoscere il loro destino interpretando il numero e la disposizione dei raggi che, partendo dal centro della viola del pensiero, s’irradiavano sui petali.

La viola del pensiero (Viola tricolor), chiamata dai francesi pensée, divenne nel Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare la chiave di tutta la commedia. È un fiore che propizia l’amore, come spiega Oberon raccontando che una freccia di Cupido cadde un giorno sulla viola del pensiero:

Era caduta sopra un fiorellino dell’occidente,
già color del latte,
ma ora trascolorato in purpureo
per amorosa piaga;
viola del pensiero è chiamato quel fior dalle fanciulle.
Vanne in cerca: te l’ho mostrato un giorno.
Il succo suo se stilli su ciglia addormentate
a far delirare basta o uomo o donna
che veda la viola al suo risveglio.

Giuseppe De Palma

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Di Treman

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