Comprende la valle medio alta del torrente Chalamy e non è consigliabile a chi ama andare di fretta. Quando si decide di andare a Mont Avic si ci deve rilassare e godersi il suggestivo panorama che, per l’accidentata orografia, ha potuto conservarsi pressoché incontaminato e defilato dal turismo di massa.

Per oltre un terzo, l’area è ricoperta da foreste. La più importante, a livello regionale, è quella di pino uncinato, una conifera che normalmente è poco diffusa sulle Alpi Italiane.

Molti gli specchi d’acqua e gli acquitrini presenti, come tantissimi gli animali tipici della regione alpina. Durante le diverse escursioni nel palco è possibile, con un pò di fortuna, scorgere l’aquila reale, l’astore, il picchio nero, la civetta capogrosso, il fagiano di monte, il fringuello alpino la martora, la pernice bianca la lepre variabile, il camoscio, lo stambecco e la marmotta.

II Parco Mont Avic, primo parco naturale valdostano, è stato istituito nell’ottobre 1989 al fine di conservare le risorse naturali presenti nell’alta valle del Torrente Chalamy (comune di Champdepraz); nel 2003 è stata inserita nell’area tutelata anche buona parte del vallone di Dondena sino a raggiungere i crinali della
Val Soana e della Valle di Cogne.

Il Parco si estende su circa 5.800 ettari, è collegato al Parco Nazionale Gran Paradiso tramite gli itinerari di “Giroparchi” ed è attraversato dalla “Via alpina” (itinerario escursionistico internazionale che unisce tutte le nazioni delle Alpi).

il sito ufficiale: Monte Avic

Leggi su Nati per Terra

Ultimi articoli sul sito:

Scopri di più da

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Di Treman

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.