Un traffico internazionale di piante grasse rare estirpate dai deserti del Perù e dell’Arizona e finite in una serra in provincia di Rimini di un collezionista e trafficante. A fermare l’illegale commercio di piante rare ed in via di estinzione ci ha pensato il nucleo forestale dei carabinieri che da alcuni mesi tenevano sotto osservazione i traffici illeciti provenienti dal Messico, dal Perù e dagli Stati Uniti.

Il giro di affari era di circa un milione di euro. Ora le 171 piante di cactus sono stati posti sotto sequestro e dati in custodia all’Orto Botanico di Città Studi, dell’Università Statale e al suo direttore Stefano Caccianiga.

L’operazione dei Carabinieri denominata “Atacama>” dal nome del deserto peruviano ha scoperto il traffico partendo da un sequestro di 930 piante in via di estinzione avvenuto qualche mese fa a Senigallia. Le piante entravano in Italia mediante il servizio postale per eludere i controlli. Una volta giunti in Italia venivano venduti sul mercato nero in tutta Europa. Diverse le persone finite tra gli indagati dalla Forestale.

L’espianto delle piante grasse dal loro habitat naturale sta creando un serio danno alla riproduzione e in alcuni casi si parla di estinzione. Infatti secondo studi sono centomila le piante che ogni anno vengono estirpate e che finiscono nel mercato nero. Un mercato che frutta alcuni milioni di euro ai trafficanti clandestini.


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Di Treman

1 commento su “Traffico di cactus rari sequestrati e donati all’orto botanico di Milano”

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