E’ una liliacea originaria dell’Asia, dove il suo uso si conosceva fin dai tempi dei Sumeri, circa 5000 anni fa.
E’ un bulbo composto da vari bulbilli, o spicchi, ricoperti da una pellicola bianca cartacea.
Considerata da Galeno la “panacea del volgo”, è tra le piante aromatiche quella più usata dalla cucina siciliana; ha azione farmodinamica antibiotica, antisettica, ipotensiva, spasmolica, vasodilatatrice e vermifuga.
Infusi e decotti d’aglio vengono tuttora utilizzati per curare l’altero sclerosi, la bronchite, la faringite, la dissenteria; sono inoltre eccellenti diuretici.
In cosmesi, l’aglio è utilizzato per combattere la forfora. Il forte aroma, che l’aglio lascia nell’alito, può essere smorzato masticando qualche grano di caffè, qualche foglia di prezzemolo oppure sciacquando la bocca con gocce di alcolato di menta.
Tratto da “Le piante nella tradizione Castelvetranese” della S.m.S “V. Pappalardo” Castelvetrano
[…] l’aglio non é ne’ sangue di vipera ne’ veleno di Colco, tal é bensì che a chi ne mangi, rende […]