I pastori sardi sono sul piede di guerra e per protestare contro il prezzo del latte imposto dalle grandi catene produttive hanno buttato per strada migliaia di litri di latte.

Sui social sono circolati diversi video con la protesta degli allevatori sardi che si sono arrabbiati per il prezzo imposto dal cartello produttivo pari a 60 centesimi di euro al litro.

Un prezzo che secondo gli allevatori non assicura la copertura delle spese sostenute e non permette margini di guadagno.

Secondo la categoria il prezzo dovrebbe essere pari o superiore a 77 centesimi al litro. Un prezzo che permetterebbe a tutti di poter vivere degnamente.

Il prezzo al litro viene deciso dalle aziende di trasformazione del latte che lo fissano ad inizio stagione e non si schiodano più. Poi è pratica comune fare cartello sul prezzo. Questo significa che tutte le aziende di trasformazione fanno lo stesso prezzo senza mai distanziarsi da quello fissato.

Gli allevatori negli ultimi anni hanno visto scendere sempre il prezzo del latte e rispetto a qualche anno fa siamo ad un meno trenta per cento che incide molto sulla vita dei pastori sardi.

Tutto questo ha scatenato la rabbia sarda con la consequente plateale protesta di gettare in strada migliaia di litri di latte. Uno spettacolo che ha sollevato il problema a livello nazionale, ma che ha visto i social dividersi sul metodo della protesta

Per molti il latte buttato è uno spreco troppo grosso e preferirebbero destinarlo a chi ne ha bisogno, per altri è un ottimo sistema per alzare l’attenzione su un reparto economico che è in forte crisi.

https://youtu.be/xzI3xv_X1Oc

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Di Treman

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