Maggio, il quinto mese dell’anno, è considerato per antonomasia il “mese dei fiori e delle rose”, ma non bisogna credere che tale simbologia risalga ad epoche recenti. Al contrario, essa risale a migliaia di anni fa, come appare da questa cartellina anagrafica.

il nome: deriva dal latino Majus riferito a majores (gli antenati al cui culto i Romani dedicavano questo mese) oppure alla dea Maja, madre di Mercurio, probabile protettrice di questo periodo dell’anno che simboleggiava la rinascita della natura, delle piante e dei fiori. Durante la Rivoluzione Francese maggio prese il nome di “floreale”.

La nascita: il nostro mese è nato (si fa per dire) all’epoca di Romolo, quando il calendario era diviso in dieci mesi soltanto; maggio era il terzo della serie (visto che l’anno cominciava a Marzo) ma successivamente con la riforma Giuliana esso passò all’attuale quinto posto.

Il clima: in Italia e in tutti i paesi che gravitano nella stessa zona climatica, maggio reca un deciso tepore, piogge leggere e soltanto qualche sporadico temporale. I venti caratteristici di maggio soffiano da sud-est la mattina, sud-ovest nel pomeriggio e sud-est la sera. La nebbia talvolta sale a velare l’orizzonte al tramonto o di prima mattina; non di rado la temperatura subisce abbassamenti improvvisi e non trascurabili in seguito alle ultime nevicate che imbiancano le alture e che provocano la discesa di aria fredda verso le zone di pianure.

Sul mare si possono verificare, per periodo anche abbastanza lunghi, mareggiate e tempeste che hanno effetti negativi sulla vegetazione costiera per la maggior percentuale di salmastro che il vento trasporta verso terra.

I consigli: All’inizio del mese esporre con molta cautela le piante all’aperto, sopratutto al Nord Italia, perchè il clima non è perfettamente stabilizzato; sono da temersi pericolose discese del termometro (particolarmente di notte) e -come abbiamo detto prima – anche qualche nebbia e lievi brinate prima del sorgere del sole. Nelle zone prossime al mare è bene non togliere i ripari frangivento delle piante perchè il sale e lo iodio contenuti nell’acqua polverizzata, che le raffiche di vento spingono verso terra, potrebbero bruciare il fogliame in poche ore, lasciando la pianta miseramente spoglia.

Il fiore del mese: LA ROSA

Anche se è una regina un pò decaduta, la rosa è sempre simbolo della bella stagione, dell’amore e della seduzione. Ha un passato illustrissimo. Era ben nota anche nell’antichità e pare che il primo ad occuparsi della sua coltivazione sia stato, com’è giusto, nientedimeno che un sovrano: Sargon I, re dei Sumeri, vissuto circa 4000 anni fa.

La rosa nel tempo meritò l’ammirazione dei più grandi poeti e scrittori: dagli antichi greci ai romani, ai dolci trovatori del Medio Evo, a Dante, Lorenzo il Magnifico e, infine, lungo il corso dei secoli, a D’Annunzio, Garcia Lorca, Prèvert, Paul Gèraldy.

Inutile ricordare tutta la ricchissima simbologia legata alla rosa, di volta in volta chiamata in causa per ricordare la “voluttà” o lo “Amore dei sensi”, “la bellezza senza fine” oppure “la fragilità”, secondo la specie presa in esame e persino il colore dei petali; il rosso, infatti, ricorda la “passione” mentre le rose gialle, nel tradizionale linguaggio floreale, stanno ad indicare la “gelosia” o la “invidia”.

Altrettanto ricco e curioso l’assortimento dei proverbi e delle citazioni legati al fiore che abbiamo scelto ad emblematico fiore del mese di maggio; e per voi, sfogliando il gran libro di ogni tempo e paese, desideriamo ricordare questo ammonimento persiano: “se possiedi ancora due soldi, spendine uno per il pane e con l’altro acquista una rosa per la gioia del tuo spirito”






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Di Treman

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