Sviluppare tutto il potenziale di un olio extravergine d’oliva, sia dal punto di vista organolettico che aromatico, oggi è possibile. È già pronto il nuovo frantoio ipertecnologico di Frantoi Cutrera, azienda che da ben sei generazioni coltiva ulivi e produce olio extravergine unicamente da olive autoctone in uno dei territori più vocati della Sicilia ossia Chiaramonte Gulfi. Pionieri nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie applicate all’estrazione, Cutrera può dirsi fiero oggi di essere uno dei frantoi più tecnologicamente avanzati al mondo, inaugurando un nuovo concetto di lavorazione delle olive e pronto a riscrivere la storia della produzione olearia di alta qualità in Sicilia.
La tecnologia 4.0 e il controllo totale dell’estrazione
Tutti i macchinari presenti nel nuovo frantoio di Cutrera sono stati progettati grazie alla collaborazione con Pieralisi, leader mondiale delle macchine olearie. Essi sono interconnessi grazie all’utilizzo della tecnologia 4.0. Ogni fase della produzione è quindi minuziosamente controllata da una serie di sensori che intervengono per risolvere ogni minima criticità. In particolare, la presenza di un selezionatore ottico ad infrarossi, unico al mondo applicato al settore oleario, consente di scartare le olive danneggiate o quelle non considerate conformi in base ai propri criteri di qualità. Questo processo consente di ottenere un miglioramento qualitativo alla base.
Una ricetta per ogni cultivar
La frangitura non può essere uguale per tutte le olive in quanto queste non sono sempre e tutte uguali. Il nuovo impianto 4.0 permette di gestire il ciclo di produzione in base alla varietà, al periodo di raccolta e alla temperatura ambientale. Inoltre, è stato creato un sistema innovativo che permette di settare, e quindi di gestire, ogni singolo processo dell’impianto in base ad una “ricetta” (segreta) personalizzata per cultivar, provenienza e stato di maturazione al fine di esaltare le proprietà organolettiche di ogni varietà di oliva. Ciò sarà possibile intervenendo, per ciascuna, su fattori come la velocità e la tecnica di frangitura, la taratura nel “protoreattore”, il tempo di gramolazione, etc… Tutto il processo, inoltre, è termocondizionato: è possibile agire sulle temperature di ogni singola fase, dal lavaggio delle olive sino all’imbottigliamento e questo consente, oltre ad esaltare le note aromatiche di mantenere a lungo, in modo ottimale, tutti i parametri chimici e organolettici.
“Iniziamo questo 2022 festeggiando un grande traguardo che per noi, come sempre, rappresenta solo un nuovo inizio, perché non ci fermiamo mai- commenta Salvatore Cutrera del Frantoio Cutrera -. Dietro tanta ricerca e sperimentazione, grazie anche alla collaborazione con Pieralisi, c’è comunque la nostra esperienza di frantoiani da generazioni. E il fattore umano per noi è importantissimo! Siamo quindi orgogliosi, oggi, di poter integrare il nostro know how e la passione che mettiamo, quotidianamente, nel nostro lavoro con le migliori tecnologie in assoluto per offrire ai consumatori solo il meglio”.
Gianna Bozzali
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