“Planta, il giardino e non solo” la Mostra Mercato dedicata al florovivaismo di qualità si avvia verso l’VIII edizione che si terrà dal 6 all’8 Maggio 2022 negli spazi del Real Orto Botanico di Napoli.
Protagonisti le piante ed i fiori di stagione, le sementi esclusive, le rarità botaniche, le essenze esotiche, i prodotti dell’orto, le cesterie le attrezzature per il giardino e per l’outdoor.
Incontri tematici, presentazioni di libri, laboratori didattici, kermesse artistiche e musicali caratterizzeranno i tre giorni dell’evento. Previste speciali sessioni aperte ai più piccoli per far conoscere loro i segreti della botanica.
Ricco anche quest’anno l’elenco degli espositori coinvolti, selezionati tra coloro che si sono distinti per le collezioni di piante insolite o particolari. Un appuntamento molto atteso tra gli appassionati del verde per conoscere in maggior dettaglio le novità del vivaismo ornamentale e le nuove tendenze di “fare giardino”.
La manifestazione si svolgerà nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie per tutelare la salute e la sicurezza degli espositori e dei visitatori.
Green pass obbligatorio.
Ingresso gratuito.
L’Orto Botanico dell’Università di Napoli Cenni storici
L’Orto Botanico di Napoli fu fondato agli inizi del XIX secolo, nel periodo in cui la città partenopea era dominata dai Francesi; questi ultimi realizzarono un’idea concepita in precedenza da Ferdinando IV di Borbone e la cui attuazione era stata impedita dai moti rivoluzionari del 1799. Il decreto di fondazione di questa struttura reca la data del 28 dicembre 1807 e la firma di Re Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone.
Con l’articolo 1 di tale decreto venivano espropriati quei terreni, di proprietà in parte dei Religiosi di S. Maria della Pace e in parte dell’Ospedale della Cava, adiacenti all’Albergo dei Poveri e già individuati nel periodo borbonico per la realizzazione del Real Orto Botanico.
Nello stesso articolo, venivano individuati gli scopi posti alla base della realizzazione della nuova struttura, destinata alla …istruzione del pubblico… e alla …moltiplicazione delle spezie utili alla salute, all’agricoltura e all’industria. Già da queste citazioni è possibile desumere gli elementi di modernità posti alla base della fondazione dell’Orto partenopeo, che sin dalle origini si sarebbe distinto per la molteplicità delle funzioni svolte e per il patrimonio vegetale diversificato.
La realizzazione del progetto fu affidata agli architetti de Fazio e Paoletti. Il primo realizzò la facciata monumentale, il cui stile fu uniformato a quello dell’adiacente Albergo dei Poveri, il viale principale perpendicolare alla facciata, il viale ortogonale a quest’ultimo che conduce all’edificio Castello, sede dell’Istituto, e la “Stufa temperata”, caratterizzata da un colonnato dorico e da portelloni di apertura ruotanti attorno a dei perni centrali. Il secondo si occupò della progettazione e della realizzazione della parte inferiore dell’Orto.
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