Il nome “erba medica” non ha nulla che a vedere con la medicina, ma deriva dalla Media (Persia), da cui Teofrasto pensava provenissero queste piante: “erba medica” = “erba della Media”.
La leggenda vuole che siano stati proprio i soldati di Alessandro il Grande, di ritorno dalla spedizione in India, a far conoscere la Medicago sativa alle popolazioni mediterranee. Ebbe molto successo presso i Romani, ma con le invasioni barbariche perdette di importanza e per secoli fu dimenticata. Tornò in Italia arrivando dalla Penisola iberica, dove gli Arabi ne facevano largo impiego, e per questo motivo da noi fu nota, a partire dal XVI secolo, come erba Spagna. Il termine con cui la trovate spesso è alfalfa, che in lingua araba starebbe per “il padre di tutti i cibi” (“al fal fa”): sia le lingue ispaniche che quelle anglosassoni ricorrono a questa denominazione, mentre francesi e tedeschi preferiscono “luzerne”.
I germogli di erba medica possono essere consumati crudi nelle insalate, nelle zuppe, come contorno e nelle torte salate, oppure trasformati in vellutate.
In tempi andati si credeva che fosse galattogena, cioè che stimolasse la montata lattea; oggi si suppone che abbassi il colesterolo e sia da freno alle emorragie, è dotata di proprietà deodoranti
Giuseppe De Palma
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