Mio padre utilizzava le piante di rose come una cartina di tornasole per verificare la presenza di afidi nell’orto e nei frutteti che coltivava.

Metteva delle piante di rose in diversi punti della campagna e nel periodo primaverile teneva sotto controllo le rose per stabilire la quantità di afidi presenti.

Quando questa quantità era elevata, allora interveniva con la chimica convenzionale per debellare il fenomeno.

Le rose vengono attaccate prima degli alberi per il semplice fatto che i rami giovani crescono prima nel tardo inverno (almeno in Sicilia dove mio padre coltivava)

Quindi, cosi come faceva mio padre, mettete nelle vostre terre coltivate, indipendentemente dalla grandezza, sia rose che altri fiori in modo da avere sempre un controllo sulle malattie e per avere una biodiversità che richiama animali utili alla lotta naturale. Si pensi alle coccinelle che mangiano gli afidi.

Una pianta attaccata dagli afidi neri

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Di Treman

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