Gli alberi di noci sono veramente imponenti. Occorrono molti anni affinché un albero di noci produca i suoi frutti. La bellezza dell’albero, la sua chioma, il colore verde chiaro delle foglie e la maestosità dell’Etna che fa da cornice e da terra ricca di minerali rendono le noci davvero uniche e molto apprezzate in Italia e nel mondo.
In un paese tra Catania e Messina, Motta Camastra, se ne coltivano di tre qualità ed ogni anni tra fine Settembre ed inizio Ottobre, organizzano una sagra per esaltarne le proprietà e assaggiare questo particolare frutto cresciuto nella terra vulcanica. Inoltre questo paese è veramente molto bello e con la scusa delle noci è possibile visitarlo nel modo migliore.
Dicevamo delle noci: a Motta Camastra se ne producono di tre varietà: la Panuzzara, la Pacenzia e la Currò.
La prima, ovvero le noci giganti, si chiama Panuzzara, il nome siciliano che richiama alla pagnotta. Quando ancora la noce ha il mallo, la sua dimensione è infatti notevole.
La seconda varietà è la Pacenzia, il cui nome sembra derivi dalla pazienza che ci vuole per raccogliere dall’albero questo frutto.
Infine c’è la Currò, il cui nome, come avviene per il cachi del farmacista di Misilmeri, deriva dalla persona che ha prodotto la cultivar.
Le ultime due noci di Motta Camastra elencate sono comunque più piccole rispetto alla Panuzzara.
La coltivazione della noce sull’Etna avviene senza utilizzare pesticidi o altri prodotti di sintesi. Non sono necessari assolutamente e serve solo la potatura per dare forma all’albero e farlo produrre di più. Abbiamo, ad esempio, un albero di noci che si trova a 1200 metri di altitudine e produce noci favolose, oltre ad essere centenario di età.
Le noci dell’Etna sono ricchi di oli essenziali che fanno bene al nostro organismo. Non a caso la noce è definita il frutto della giovinezza.
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