Molti insetti sono cosi piccoli che l’occhio umano non percepisce le infinite sfumature e le piccoli parti del corpo. Le antenne, ad esempio, sono una appendice di notevole importanza e sono capaci di rilevare sostanze volatili, movimenti, vento, umidità e tanti altri fattori fisici e chimici.

Molto spesso le antenne sono utili per identificare una specie di insetti e possono essere diverse tra maschi e femmine della stessa specie.

Generalmente l’antenna è formata da una base chiamata scapo, da un segmento (antennomero) che lo segue, chiamato pedicello e da un numero di segmenti uniti tra loro che formano il flagello, chiamati flagellomeri.

La funzione principale dell’antenna è quella sensoriale. Infatti, nelle antenne possono essere presenti molti ricettori sensoriali che permettono all’insetto di rilevare dei movimenti, saggiare la superficie per stabilire se è cibo, rilevare temperatura e umidità, rilevare la presenza di determinate sostanze chimiche (Semiochimici). Insomma una vera e propria stazione di rilevamento dati.

Qualche specie di insetto volante può avere nel secondo segmento un organo di senso detto di Johnston che rileva gli spostamenti d’aria ed è utili all’insetto per avere informazione sul volo.

La forma dell’antenna può essere molto varia ed , è possibile, che ci sia dimorfismo sessuale con due antenne diverse tra maschi e femmine della stessa specie.

In generale abbiamo diverse forme di antenna che prendono il nome dalla loro configurazine

Vari tipi di forma delle antenne. Immagine di Lucio Pesce

La forma aristata è tipica delle mosche (Ditteri); Le piumate sono tipiche delle zanzare e falene; la genicolata sono tipiche delle formiche e delle api;

Copertina: Foto di wal_172619 da Pixabay


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Di Treman

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