L’Agave victoriae-reginae T. Moore è forse la prediletta della famiglia per gli appassionati di piante grasse che la coltivano in vaso.
Appartiene alla famiglie delle Agavaceae ed è quella più compatta e con le foglie più robuste. Il suo habitat naturale è il deserto del Messico in terreni calcarei dove forma vere e proprie colonie di esemplari.
La A. victoriae-reginae è molto compatta e solitaria. Solo nelle coltivazioni può produrre piccole piante dal suo basso fusto. In natura è molto raro. Le foglie sono di un verde intenso con margini bianchi e molto spesse. Crescono molto strette rendendo impossibile infilare un dito. All’apice della foglia è presente una robusta spina nera.
L’infiorescenza è a forma di spiga e può raggiungere altezze notevoli fino ai 3 metrie porta un gran numero di fiori che possono presentare colori differenti. Il suo fiore segna anche la vita della pianta che poi muore lasciano al vento i semi per riprodursi o i figli alla base per nuove piante.
Poche le regole per la sua coltivazione. Occorre un terreno molto drenante e con la presenza di un pò di calcare. Io uso un grammo di gesso su un litro di composta ben miscelata. Ama il sole pieno e va riguardata in inverno ponendola in una zona dove non piova e rimanga asciutta. Le temperature sotto lo zero possono procurarle uno stress, ma comunque riesce a superarlo.
La concimazione nel periodo tra la primavera e l’autunno rendono rigogliosa la pianta. Predilige i concimi ricchi di potassio e microelementi, mentre deve essere a basso tenore di azoto. Io uso normalmente un tenore pari a 3% e lo diluisco comunque il doppio delle indicazioni.
L’irrigazione nel periodo caldo deve essere regolare e diradata man mano che le temperature si abbassano.
Nelle zone costiere e miti l’ A. victoriae-reginae può essere coltivata anche a terra con ottimi risultati. In vaso non va protetta.
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