La Politica Agricola Comune (PAC) è un insieme di politiche e finanziamenti dell’Unione Europea (UE) per il settore agricolo. La nuova PAC 2023-2027 è entrata in vigore il 1° gennaio 2023, con l’obiettivo di rendere il settore agricolo più equo, verde e orientato ai risultati. In questo articolo, esploreremo in dettaglio la nuova PAC, con un focus sull’Italia, includendo la sua interazione con il programma Next Generation EU.
I pilastri della PAC 2023-2027
In continuità con il periodo precedente e con la riforma Fisher nei primi dieci anni del nuovo millennio, la nuova PAC si articola, in base al Piano Strategico per la PAC, sempre in due pilastri principali:

Primo Pilastro: Pagamenti diretti e interventi settoriali, per il sostegno al reddito degli agricoltori che vengono sempre più legati alle condizionalità.

Secondo Pilastro: Sviluppo rurale, inteso non solo per lo sviluppo delle imprese agricole, ma in stretto contatto con gli interventi anche in altri settori come quello turistico e artigianale.

Primo Pilastro: Pagamenti diretti e interventi settoriali
Il primo pilastro della PAC riguarda i pagamenti diretti agli agricoltori e gli interventi in specifici settori. I pagamenti diretti sono un sostegno fondamentale per il reddito degli agricoltori e per la stabilità dei mercati agricoli. Il primo pilastro si compone di diverse aree di intervento:

Reddito di base: Aiuti diretti agli agricoltori, calcolati in base alla superficie agricola o al numero di animali allevati. Gli aiuti vengono legati alle nuove condizionalità a cui è chiamato l’agricoltore per ricevere i pagamenti. In particolare devono essere seguite i CGO (Criteri di gestione obbligatori) e le BCAA (buone condizioni agronomiche e ambientali) da parte di chiunque riceva il sostegno della PAC.

Il sostegno ridistributivo al reddito: un aiuto legato all’estensione della superficie coltivata con un sistema di convergenza. Cioè livello nazionale si stabilisce la quota per ettaro e poi se il credito vantato dell’agricoltore è superiore si taglia al massimo del 35% e, nel caso fosse inferiore, si porta fino all’85% della quota nazionale. Tutto per un max di 14 Ha e per aziende con max 50 Ha.

Sostegno ai giovani agricoltori: per incentivare i giovani in agricoltura sono previsti aiuti per i primi cinque anni per i nuovi agricoltori che al momento dell’insediamento non abbiano superato i 40 anni. Il sostegno è per ettaro e non possono essere superati i 90 ettari. Inoltre il giovane agricoltore deve essere capo azienda e deve comunque percepire anche il reddito di base on le condizionalità previste e obbligatorie.

Ecoschemi: Regimi per il clima e l’ambiente. L’agricoltore riceve un sostegno per l’adesione a più stringenti norme per la salvaguardia ambientale, la salute animale e il ripristino di paesaggi e ambienti naturalistici. Gli eco schemi sono: ECO1 – Zootecnico; ECO2 – Colture Arboree; ECO3 – Oliveti di alto valore paesaggistico; ECO4 – Sistemi foraggeri estensivi; ECO5 – Misure speciali per gli impollinatori;

Sostegno accoppiato: Aiuti specifici per alcuni settori considerati strategici, come l’allevamento o le colture proteiche.

Misure di mercato: Interventi per stabilizzare i mercati agricoli, come l’acquisto di prodotti in caso di crisi o il sostegno all’export.

Secondo Pilastro: Completamento regionale per lo Sviluppo rurale del piano Strategico per la Pace (PSP)
Il secondo pilastro della PAC è dedicato allo sviluppo delle aree rurali. Finanzia progetti e iniziative per migliorare la competitività delle aziende agricole, svantaggi territoriali specifici, promuovere la sostenibilità ambientale e sociale, creare opportunità di lavoro e migliorare la qualità della vita nelle zone rurali, la cooperazione e lo scambio di conoscenze e l’informazione.

Il secondo pilastro si articola in diverse aree di intervento:

Sviluppo delle aziende agricole: Aiuti per investimenti, innovazione, formazione e consulenza.

Ambiente e clima: Misure per la tutela del paesaggio, la biodiversità, la gestione delle risorse idriche e la lotta ai cambiamenti climatici.

Qualità della vita: Sostegno a servizi di base, infrastrutture, turismo rurale e valorizzazione del patrimonio culturale.

Aree rurali e classificazione dei territori
La PAC definisce le aree rurali come territori con una bassa densità di popolazione e un’economia basata principalmente sull’agricoltura e sulle risorse naturali. Le aree rurali italiane sono classificate in diverse tipologie, in base al loro grado di sviluppo e alle loro caratteristiche specifiche. Questa classificazione è importante per indirizzare al meglio gli interventi e i finanziamenti del secondo pilastro.Inoltre vengono identificati anche i territori svantaggiati secondo il reddito procapite.

Fondi FEAGA e FEASR
La PAC è finanziata da due fondi finanziari principali:

FEAGA (Fondo Europeo di Garanzia Agricola): Finanzia il primo pilastro, ovvero i pagamenti diretti e le misure di mercato.

FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale): Finanzia il secondo pilastro, ovvero i programmi di sviluppo rurale.

Per il periodo 2023-2027, la dotazione finanziaria complessiva per la PAC in Italia è di circa 37 miliardi di euro, di cui 18,5 miliardi per il FEAGA e 18,5 miliardi per il FEASR.

Obiettivi della PAC 2023-2027
La nuova PAC si pone una serie di obiettivi ambiziosi, in linea con le priorità dell’UE:

Sostenibilità: Promuovere un’agricoltura più rispettosa dell’ambiente e del clima, ridurre l’uso di pesticidi e fertilizzanti, ridurre gli antibiotici per gli animali, tutelare la biodiversità e il benessere animale.

Equità: Garantire un sostegno adeguato al reddito degli agricoltori, con particolare attenzione ai giovani e alle piccole aziende, ridurre le disparità tra territori e settori.

Resilienza: Rafforzare la capacità del settore agricolo di adattarsi ai cambiamenti climatici e alle crisi, promuovere la diversificazione delle produzioni e delle attività.

Innovazione: Sostenere la ricerca e lo sviluppo, la digitalizzazione e la diffusione di nuove tecnologie per migliorare la competitività e la sostenibilità dell’agricoltura.

Next Generation EU e PAC
Il programma Next Generation EU pensato per il post Covid, con i suoi fondi per la ripresa e la resilienza, rappresenta un’opportunità importante per accelerare la transizione verso un’agricoltura più sostenibile e digitale. In Italia, una parte dei fondi Next Generation EU è destinata a progetti e investimenti complementari alla PAC, in particolare per quanto riguarda l’innovazione, la digitalizzazione, l’agricoltura di precisione e la bioeconomia.

Conclusioni
La nuova PAC 2023-2027 rappresenta una sfida importante per il settore agricolo italiano, chiamato a conciliare la competitività economica con la sostenibilità ambientale e sociale. Grazie ai finanziamenti europei e al sostegno del Next Generation EU, l’Italia può cogliere questa opportunità per modernizzare l’agricoltura, renderla più resiliente e creare nuove opportunità di sviluppo nelle aree rurali.

Copertina: Foto di NakNakNak da Pixabay



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Di Treman

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