Arriva un punto nella coltivazione delle piante che abbiamo la tentazione di moltiplicarle. In alcuni casi è veramente semplice, in altri dobbiamo conoscere bene la pianta e le sue fasi di vegetazione per poter scegliere il periodo ed il metodo migliore per la moltiplicazione.
La moltiplicazione può avvenire mediante la raccolta dei semi e la successiva semina. In questo caso si parla di moltiplicazione sessuata ed è molto utilizzata dai professionisti del settore. Non sempre è facile far germogliare i semi.
Il secondo metodo è la moltiplicazione agamica o vegetativa e può essere di due tipi, per divisione o per talea.
La divisione è molto indicata per quelle piante che possono essere facilmente divise dalla radice. La separazione del fusto e delle radici deve essere effettuato delicatamente e si utilizzano terricci molto ricchi di sabbia che permettono alla nuova pianta di produrre facilmente le nuove radici. La pianta può essere stimolata con polvere che contengono ormoni radicanti per facilitare la crescita delle radici. Appena siamo sicuri che che la pianta abbia messo solidi radici possiamo travasarla in un vaso grande per la crescita.
Alcune piante fanno dei cespi con radici e si possono staccare dalla pianta madre. In questo caso occorre innaffiare abbondantemente e delicatamente staccare il cespo con le radici. Si ci può aiutare con un coltello per la separazione. Il cespo va interrato in un nuovo vase e tenuto umido per qualche settimana.
Altre piante fanno dei germogli basali in grado di emettere delle radici. Anche in questo caso i germogli basali vanno staccate con le radici (anche se piccole) e messe in un vaso piccolo per la formazione delle nuove radici. Quando la radicazione è completata si può rinvasare definitivamente.
Alcune piante emettono dei rami dove nascono piccole piantine pronte a radicare se le condizioni lo permettano. E’ il caso del Falangio o nastrino. Nei rami delle infiorescenze nascono piccole piantine che se inserite nel terreno radicano facilmente e possono essere separate dalla madre (in genere dopo un mese)
La moltiplicazione per talea si ottiene tagliando una parte della pianta dalla quale può nascerne una nuova. Per effettuare un taglio netto occorre un coltello molto affilate e che sia stato ben sterilizzato.
La talea di ramo va eseguita tagliando un pezzo di ramo apicale oppure intermedio. Per facilitare la radicazione conviene sempre togliere la maggior parte delle foglie e usare un ormone radicante. Dopo alcune settimane la talea dovrebbe vegetare nuovamente ed è questo il segnale che le nuove radici sono nate e potete fare il travaso con terriccio idoneo alla coltivazione di quella pianta.
La talea di foglia, invece, può avvenire utilizzando la foglia intera, come ad esempio, nelle succulente come le echeverie, oppure utilizzando una parte della foglia come nella sanseveria. Nella talea di foglia si sfrutta la capacità dei meristemi di produrre nuove radici e nuovi apici vegetativi da un fattore di disturbo come il taglio o la separazione della foglia. In alcuni casi occorrono anche due mesi prima di poter vedere un piccolo apice vegetativo che cresce.
In generale il migliore periodo per la talea è la primavera e bisogna evitare di esporre la talea a temperature elevate o ai raggi diretti del sole. Il terriccio deve essere tenuto umido ma mai zuppo di acqua per evitare marciumi.