La Clusia è una piccola pianta con foglie ovali talmente coriacee che è possibile inciderle e rendere visibile l’incisione. Per questo cmotivo è spesso chiamata pianta autografo. Il colore delle foglie è di un verde acceso e la compattezza la rendono adatta agli uffici ed agli ambienti moderni . I fiori sono simili a quelli della camelia e la facilità di coltivazione la rendono diffusa nelle case ed in ufficio. Spesso viene regalata nelle occasioni. La sua origine tropicale la rende anche più affascinante.

Le foglie coriacee la rendono simili alle piante grasse. Ama le abbondanti innaffiature, ma bisogna aspettare che il terriccio si asciughi completamente per ridare acqua. Nei periodi in cui l’aria è poco umida ama ricevere acqua nebulizzata nelle foglie. In inverno va bagnata poco e tenuta al riparo dal gelo. Molto importante è la luce. Deve rimanere in posizioni molto luminose e lontano dai raggi del sole, specialmente nei periodi più intensi. Non sopporta le correnti d’aria, specialmente quelle invernali. I ristagni idrici sono fatali.

Rinvasatura

La pianta ama un terriccio simile a quello che si utilizza per i cactus, cioè pieno di sabbia grossa e inerti. Questo garantisce che l’acqua di irrigazioni esca velocemente e che il terriccio non rimanga troppo tempo zuppo.

Moltiplicazione
Come molti arbusti di origine tropicale, la moltiplicazione per talea non è di facile realizzazione perché le condizioni di umidità e di calore
di cui ha bisogno sono difficili da ricreare. Sempre meglio moltiplicare per seme.

Possibili problemi
Le foglie sono diventate scure? Vuol dire che riceve troppa luce diretta, spostatela in una zona più in ombra o schermate la luce con
una tenda.

Da sapere
La Clusia è una pianta tossica. Il suo succo, se ingerito, può essere irritante per pelle e mucose oltre che tossico. Nel suo ambiente naturale, produce fiori gialli o rosa. Purtroppo ciò non avviene se coltivata come pianta d’interni.

Foto dai social.

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Di Treman

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