Il grande mercato della globalizzazione e le filiere della GDO, la grande distribuzione, stanno mettendo a rischio qualcosa di ovvio: il gusto della frutta. Spesso sento dire a chi mi circonda che la frutta non ha più sapore, almeno quello di una volta. Il motivo è semplice ed immediato: sono cambiati i metodi di commercializzazione ed il mercato è diventato globale.
In questo modo il profumato limone del contadino vicino casa viene sostituito dal limone del Sud Africa, le arance dalla Spagna e dal Brasile, cosi, come tutto il resto. Cambia in questo modo la gestione dei tempi di maturazione. Nei prodotti che trovi nei scaffali del supermercato la frutta non viene fatta maturare all’albero per garantire che possa arrivare “bella” all’occhio del consumatore, ma il sapore?. Semplicemente scompare.
Quando si ha la fortuna di mangiare un frutto maturato bene all’albero si capisce la differenza. Enorme sono le differenze in sapore e profumo. Siamo in una società che corre veloce e non ha tempo di dedicare il suo tempo alle cose buone. Si rende tutto economicamente rilevante. Le varietà delle mele, le varietà delle pere e di tutto il resto, sono solo scelte di rilevanza economica e poco importa se il gusto o l’impatto ambientali sono messi da parte.
Penso alle pere delle varietà antiche che il contadino raccoglieva all’albero nel momento giusto e riponeva a casa per una lenta maturazione che poteva durare mesi. E’ il caso delle pere Butirra, nella varietà D’Anjou che vengono raccolte a metà ottobre e riescono a maturare lentamente fino a febbraio inoltrato, regalando un sapore e un profumo ormai dimenticati.
Oppure alle pere Abate che vengono raccolte a settembre e lasciate al fresco per mesi, sempre disponibili ad essere consumate. Oppure, cambiando genere, ai pomodori invernali dalla buccia spessa che si appendono nelle cantine. Insomma, abbiamo sacrificato per il Dio denaro e per una società sempre in movimento, il sapore alla inconsistenza.
Chi ha la fortuna di poter mangiare la frutta dall’albero capisce ciò che sto dicendo. Bisogna tornare alla frutta del vicino (contadino).
Un grazie al Maestro Giardiniere per avermi riportato indietro nel tempo. Mio padre, contadino di altri tempi, coltivava e vendeva solo frutta di antiche varietà.
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