Il Tagete è molto diffuso nei nostri giardini e anche negli orti. I suoi fiori non profumano, ma i colori vivaci che spaziano dal giallo intenso all’arancio vivo ne fanno una pianta amata da tutti.
Unita alla sua semplicità di coltivazione, il Tagete è indicato anche per coloro che non hanno il pollice verde.
Il tagete è coltivabile sia in vaso che in piena terra. Esistono diverse varianti che presentano fiori più piccoli, senza odore oppure una versione gigante con fiori grandi e molto belli.
Gli agricoltori piantano molto spesso il tagete tra le fila degli ortaggi per due ordini di motivi. Il primo è certamente legato all’attrazione di impollinatori nell’orto. Il fiore di tagete richiama api e impollinatori che contribuiscono ad impollinare anche gli ortaggi ed in special modo, dei pomodori.
Altro motivo è una sostanza rilasciata dalle radici del tagete che tiene lontano i nematodi e che , quindi, per chi vuole un orto biologico non ne può fare a meno.
Consigli di coltivazione del Tagete
Il Tagete non richiede tante cure, ma semplici accorgimenti. Va seminato in pieno campo quando il terreno comincia a riscaldarsi. Quindi al sud può essere seminato a fine marzo, mentre al nord bisogna aspettare. Si può seminare fino ad agosto e settembre e fiorire fino a novembre.
Non ama i ristagni di acqua. Risulta particolarmente resistente a periodi di siccità , ma il sole cocente la uccide. In vaso va tenuto in zone luminose con alcune ore di sole diretto e innaffiata ogni giorno nel periodo estivo.
La sua proliferazione è molto semplice perchè alla fine della sua fioritura lascia centinaia di semi per fiore. Basta conservarli in un posto asciutto e avrete i semi per la nuova stagione. Quelli che cadono germoglieranno e vi regaleranno altre piante.
Potete spostarla come volete perchè si riesce a spiantare e prende tranquillamente nel nuovo posto. Il diradamento è necessario quando seminate e avrete tantissime piante da ammirare.
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