Il piretro è conosciuto per la sua azione insetticida. Si ottiene dal fiore della pianta che assomiglia ad una margherita e coltivato in molti paesi per trarne il principio attivo per creare ottimi insetticidi.
Bisogna preliminarmente chiarire che se il principio attivo del piretro ottenuto dal fiore è la piretrina, in commercio esistono molte sostanze piretroidi derivate dal laboratorio. Sono sostanze chimiche che ottengono lo stesso risultato della piretrina, ma la rendono stabile. Quindi, mentre il piretro naturale è consentito in agricoltura biologica anche se con limitazioni, l’uso dei piretroidi di sintesi non è utilizzabile in agricoltura biologica.
Fatta questa premessa, però, consideriamo i vantaggi e gli svantaggi di utilizzare il piretro nella lotta ai parassiti nel proprio orto.
Le piretrine agiscono sugli insetti per contatto. Prima attaccano il sistema nervoso dell’insetto provocando la paralisi ed, infine, la morte.
Quando diciami insetti ci riferiamo a tutti. Cioè il piretro agisce sugli insetti nocivi, ma anche su quelli utili tipo le api e le coccinelle. Quando si utilizza il piretro si colpisce tutto. E questo, per noi, è un grande limite del piretro.
Anche i pesci e le creature in acqua soffrono del piretro. Quindi se dovesse finire in un fiume o in un lago il piretro sarebbe devastante per i suoi abitanti.
I vantaggi del piretro naturale, invece, vanno ricercati nella facilità con cui il suo principio attivo si degrada se sottoposto al sole e al caldo. Un vantaggio per l’ambiente e non certo per chi lo vuole utilizzare per difendere l’orto dalle aggressioni. Per questo motivo le aziende produttrici addizionano al piretro delle sostanze che lo rendono più duraturo e resistente alla degradazione.
Inoltre il piretro non riesce ad aggredire il sistema nervoso dei mammiferi e, quindi, dell’uomo o degli animali domestici o di allevamento tranne per i felini che non riescono a metabolizzare le piretrine e rischiano danni al sistema nervoso centrale.
Come accennato l’uso del piretro è consentito in agricoltura biologica per cercare di difendersi dagli attacchi di Tisanotteri (tripidi) Emitteri ( afidi, aleurodidi, cimici, cicacellidi, psille, tingidi) Lepidotteri (carpocapsa, cavolaia, ifantria, misurina, nottue, piralidi e tignola) Coleotteri (criocere, dorifora, tonchi, calandre, apioni) Imenotteri (Tentredini) Ditteri (mosche, tipule).
Diciamo che oltre al piretro che, ripetiamo, non fa selezione e colpisce anche api e impollinatori, coccinelle ed insetti utili e antagonisti si possono trovare altre strade per difendere il proprio orto.
Se volete comunque usarlo consigliamo di utilizzarlo la sera quando gli impollinatori e insetti utili sono scomparsi.