Questo bellissimo parco si trova nel retro del Palazzo che, oggi, ospita gli uffici di Presidenza della Regione Sicilia. Il giardino ed il palazzo hanno una lunga storia che parte dall’esilio di Luigi Filippo D’Orleans che dovette abbandonare la Francia per evitare di essere ucciso. Siamo agli inizi del 1800 e Luigi Filippo trovò a Palermo una sistemazione per il suo esilio. Fu ospitato dal proprietario del palazzo, Antonino Oliveri, che lo acquistò dal principe Monroy che lo costruì nel 1775.

Luigi Filippo D’Orleans a Palermo trovò moglie. Era la principessa Maria Amelia, figlia di Ferdinando I Re delle Due Sicilie. Rimase in Sicilia dal 1808 al 1814 e si prese cura del palazzo che il Re Ferdinando volle comprare per la giovane coppia. Un piccolo regalo di dote per rendere agevole la vita della giovane coppia. Ecco perchè ai nostri giorni lo abbiamo chiamato Palazzo D’Orleans. Luigi Filippo chiamò un giovane agronomo per progettare il grande parco della tenuta. Si trattava di Vincenzo Tineo che curò la realizzazione del giardino all’inglese e scelse le piante del parco.

Tineo portò molte piante dal mondo per abbellire il parco e si arrivò a quasi settemila piante ornamentali. D’Orleans, però, ritornò in Francia dove diventò Re ed il parco rimase per alcuni decenni abbandonato. Si deve aspettare la metà del secolo per il recupero del giardino a cura del figlio Enrico Eugenio D’Orleans che lo ricevette in eredità dalla madre Amalia. Enrico Eugenio ridisegna il giardino con siepi regolari e geometriche a formare un Parterre e lo delimita con una bella cancellata. I D’Orleans rimasero proprietari del palazzo e del parco fino alla metà del novecento, ma durante la seconda guerra mondiale il palazzo fu requisito dall’esercito per farne un quartier generale.

Finita la guerra la parte alta del parco fu venduta all’Università di Palermo e nacquero le facoltà di Agrarie e altri istituti, mentre il palazzo fu acquistano dalla Regione per farne uffici di Presidenza. Il parco che rimase era esteso circa tre ettari.

I giardini vengono aperti al pubblico nel 1955 e dal 2017 all’agosto del 2021 rimangono chiusi per lavori di sistemazione. Il parco ha una flora ricca di piante mediterranee e molte provenienti da altri continenti. Siamo lontani però dal prestigio del parco di inizio 800 e molte piante andarono perse durante l’abbandono a seguito della partenza di Luigi D’Orleans.

Il parco è, invece, stato conosciuto in tutto il mondo per essere diventato un parco ornitologico grazie al grande lavoro di Salvatore Lauricella. Il parco ornitologico ricco di fauna proveniente da tutto il mondo divenne punto di riferimento per gli appassionati europei. Un contenzioso tra Lauricella e la Regione Siciliana guidata dal Presidente Crocetta, portò al trasferimento degli uccelli del parco in altre città italiane ed europee. Oggi il parco ospita molti uccelli provenienti da sequestri o recuperati feriti in Sicilia a cura della LIPU. Il parco è stato affidato all’Istituto Regionale sperimentale zootecnico con una convenzione ed è in corso un programma di ripopolamento di alcune specie che nella regione appaiono a rischio di estinzione.

L’ingresso al parco è gratuito e sono molte le scolaresche che fanno visita al parco per visitare gli uccelli e passare una giornata immersi nel verde.

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Di Treman

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