Il finocchietto selvatico è originario dell’area mediterranea. È una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Umbrelliferae ed è caratterizzata da foglie piumose, di un verde brillante, molto aromatiche per il contenuto in anetolo.

Era usato dai greci e dai romani sia in cucina che in medicina. Ritenendo, infatti, che avesse proprietà magiche, lo utilizzavano in caso di avvelenamento da funghi, contro i morsi dei serpenti e per la cura degli occhi.

Credenza quest’ultima confermata dalla medicina moderna che ne ha accertato la capacità di rafforzare la vista.

In cucina si usa no le foglie,il gambo e i semi soprattutto nella preparazione di carne, insaccati, sughi e piatti di pesce. In medicina sia le foglie fresche e i semi sono utilizzati come stimolanti dell’appetito e contro la flatulenza. Hanno inoltre proprietà diuretiche e sono indicati nelle affezioni renali.

N.d.R. A Palermo il finocchietto è utilizzato per la pasta con le sarde e i pinoli…

Articolo recuperato dal libro: “le piante nella tradizione castelvetranese” a cura degli alunni della Scuola Media ” Pappalardo”.

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Di Treman

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