Quanti di voi sono rimasti sorpresi nell’apprendere che quel frutto che state mangiando e che chiamate fico in realtà è un insieme di fiori detto Siconio.
Il fico domestico che produce il frutto commestibile è la pianta femmina. Il maschio non fa frutti commestibili ma produce il polline che serve a fecondare. Ci pensa un insetto a trasportare il polline alla pianta femmina.
In Italia ci sono molte varietà di fico e vivono abbastanza bene dal nord al sud Italia. In molti casi il “ficus carica” si tiene in giardino per avere la possibilità di mangiarne i frutti estivi. La produzione a secondo della varietà copre un periodo lungo. Anche la posizione geografica determina la maturazione del frutto.
Quello che interessa sapere sul fico che esso fruttifica dopo circa cinque anni ed ha una vita media di circa 50 anni. Si può innestare se volete cambiare varietà e la sua riproduzione può avvenire per pollone radicato o per talea di ramo di due o tre anni.
Infine le varietà sono talmente tante e particolari che possiamo trovare fico verdi o fico nere, piccole o giganti. Tutte ugualmente buoni da mangiare.
Il Ficus Carica ama i terreni ricchi di humus ma molto drenanti. Soffre di marciume radicale e teme le basse temperature. In particolare teme la grandine che può distruggere l’intero raccolto dell’anno. I frutti sono particolarmente delicati e vanno raccolti con cura senza lesionare il siconio.
Con mio padre raccoglievamo i fichi solo la mattina presto, poco dopo l’alba, perchè, sosteneva mio padre, il contatto con le foglie e con il “latte” che produce la pianta sono meno irritanti con le basse temperature. Già alle sei del mattino i fichi erano raccolti e li conservavamo in frigo per essere gustati freschi nelle calde giornate estive della Sicilia.
La messa a dimora delle nuove piante avviene in inverno. Dopo l’impianto il fico viene capitozzato ad un metro e lasciato libero di crescere. Non ama la potatura. Questa nel periodo invernale deve essere limitata a dare forma all’albero ed ha togliere polloni e rami secchi o rotti.
Per il resto non richiede molti interventi anche se ha dei nemici in alcune cocciniglie e nella mosca della frutta. Io personalmente non ho mai fatto un trattamento sui fichi, limitandomi ad una concimazione invernale.
Sia che li consumate freschi (buonissimi freddi dal frigo in estate) sia che li mettiate a seccare in una tavola di legno sotto il sole ( ci vogliono anche otto giorni di sole) il fico è tra i più dolci frutti che possiate mangiare.
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[…] I fichi secchi vengono realizzati in maggioranza nel mese di agosto, quando il fico ha i frutti più dolci. Ovviamente vanno bene qualsiasi varietà e basta spaccarli a metà ed esporli al sole per almeno otto giorni in Sicilia, per ottenere un risultato eccellente. […]