Negli scorsi anni gli appelli lanciati per salvare il centro erano riusciti allo scopo, ma la situazione finanziaria del Centro di recupero della fauna selvatica di Ficuzza gestito dalla LIPU è drammatica e rischia di portare in breve alla chiusura del centro.

Gli aiuto delle amministrazioni locali non arrivano e con le sole donazioni è impossibile gestire il centro. Si tratta dell’unico centro della Sicilia Occidentale che si occupa di salvaguardare le specie a rischio. L’altro centro è a Messina e anche li hanno serie difficoltà economiche.

A causa delle carenze economiche sono morti un nibbio reale e una gru perchè non si sono trovati i soldi per acquistare quanto necessario per curarli. Altri animali che sono ospiti della struttura rischia la morte per lo stesso motivo.

Serve un aiuto concreto alla LIPU sia sotto forma di donazioni in denaro, ma anche di materiali.  Ecco cosa può servire al centro:

  • alimenti per animali (mangime per uccelli granivori, per uccelli insettivori, grano o graniglie per galline, omogeneizzati di vario tipo, tritato di manzo, fieno per conigli)
  • materiali di consumo (giornali vecchi, tappeti usati, lenzuola usate, tovaglie usate, traverse, assorbenti, pannoloni, contenitori e ciotole di plastica o polistorolo anche usate, detersivi disinfettanti e di uso comune, rotoloni di carta)
  • materiale sanitario (guanti in lattice usa e getta misura L, siringhe da 1 ml e 2,5 ml, bisturi monouso, acqua ossigenata e betadine, soluzione fisiologica, garze, nastro e carta).

Per avere maggiori informazioni su come effettuare la donazione potete contattare il centro via email: crfs.ficuzza[at]lipu.it o direttamente per telefono allo 0918460107

 

Un’oasi essenziale per la fauna siciliana e migratoria.

Realizzato circa 50 anni fa in una delle riserve naturali più belle di Sicilia, il Centro ha salvato la vita di migliaia di animali in difficoltà. La struttura consta di un ambulatorio per la visita, una sala chirurgica ed una nursery dove vengono accolti ed allevati i numerosi pulcini abbandonati che giungono a centinaia, soprattutto in primavera.

Sono state poi realizzate una serie di voliere di vari tipi, in relazione al loro utilizzo, per la riabilitazione degli animali, una quarantena, per l’ambientamento prima del rilascio in natura ma anche per la ricerca e la didattica.

Gli animali, che giungono qui da tutta la Sicilia, vengono immediatamente visitati da esperti veterinari che, in base alle patologie riscontrate, stabiliscono il tipo di cure da effettuare. Aperto tutto l’anno, il Centro è visitabile su prenotazione ed accoglie turisti e classi scolastiche con emozionanti visite guidate.


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Di Treman

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