Il Cane di Mannara o Cane da Pastore Siciliano è una razza siciliana molto antica, ma ancora non riconosciuta dalla FCI (Federazione cinologica italiana). I primi cani progenitori del cane di mannara erano presenti in Sicilia sin dall’età del bronzo, come evidenziato da reperti ossei in aree archeologiche di siti a vocazione agricola e pastorale.

Sembra che siano stati i Fenici nel I° millennio a.C a portare nell’isola dei cani che poi diedero origine incrociati con cani locali alla razza che oggi conosciamo. Potremmo definire il Cane da Pastore Siciliano come il diretto discendente del Molosso d’Epiro come si evince per somiglianza, nelle monete dei Mamertini del IV secolo a.C..

Da qualche anno esiste il Registro Supplementare Aperto per il cane di mannara per avviare l’iter necessario a riconoscere in modo ufficiale la razza.

Si tratta di un cane di mole medio-grande di aspetto rustico ma ben strutturato e armonico nelle forme ed è evidente un dimorfismo sessuale molto marcato.

Storicamente è stato impiegato per la guardia agli ovili ed alle greggi che difende dalla predazione di volpi e cani randagi così come un tempo difendeva dall’attacco dei lupi. Molto ricercato in pastorizia sia per l’attitudine a difesa del gregge, ma anche per la sua docilità.

Cane molto rustico che richiede poche attenzioni. L’attenzione per questa razza e la sua salvaguardia dovrebbero essere rivolte al mantenimento di un patrimonio culturale di alto valore identitario e tradizionale.

L’auspicio è quello che il Cana Mannara Siciliana possa avere il riconoscimento e l’attenzione che merita. Per questo motivo è nata ad Enna qualche anno fa una associazione “Samannara” per contribuire allo scopo di riconoscere in modo ufficiale la razza canina a livello internazionale.

Siculomania, pagina Facebook





Di Treman

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