Un aspetto che spesso viene sottovalutato in ambito agricolo è il bilancio dell’azienda. Si pensa spesso alla semplificazione tra i ricavi e costi vivi, a scapito del quadro completo che permette di valutare la capacità produttiva e reddituale dell’azienda. Infatti, il bilancio economico per una azienda agricola, piccola o grande che sia, è uno strumento atto a misurare la capacità produttiva e reddituale dellazienda.
Il bilancio economico può orientare le scelte imprenditoriali a livello di azienda; a livello settoriale puo essere utile per delineare un quadro del settore; a livello economico estimativo per dedurre il valore dei beni fondiari dal calcolo del reddito fondiario.
Il bilancio economico può essere consuntivo o preventivo. Il bilancio economico consuntivo è una analisi condotta a conclusione dell’annata agraria o del ciclo produttivo (spesso coincidono), mentre il bilancio economico preventivo è una stima che si effettua prima che inizi il ciclo produttivo. È utile per la formulazione di giudizi di convenienza di un investimento e per prevedere la gestione aziendale e correggere in corso d’opera le scelte atte in preventivo. Quindi, un utile strumento per programmare e pianificare l’attività agricola.
Nel bilancio economico consuntivo, invece, si valuta l’efficienza economica l’azienda espressa sottoforma di redditività globale, ma anche parziale. I risultati dell’attività produttiva in un determinato periodo di tempo si determina con il bilancio consuntivo che mette a confronto i ricavi con i costi (solitamente il periodo di tempo è l’anno).
Il bilancio si intende globale quando si riferisce a tutte le attività aziendali, mentre è possibile riferirsi a un bilancio parziale quando teniamo conto solo di una parte delle attività aziendali. È, però, un calcolo reso difficile da voci di spesa che fanno riferimento all’intera attività dell’azienda (globali) e non sempre si possono rendere parziali per quella parte colturale a cui si riferisce il bilancio parziale.
Un altro tipo di bilancio è quello conguagliato usato per bilanci consuntivi riferiti a più periodi produttivi. È il caso, ad esempio, degli arboreti e di tutte quelle colture che pur garantendo un ciclo di raccolta annuale hanno una vita economica che si estende per molti anni.
Molto importante è avere chiaro il ciclo di un Arboreto nelle sue fasi di crescita:
I: Stazione di impianto caratterizzata da assenza di produzione o di ricavi inferiori ai costi, durante la quale le piante vengono messe a dimora e cominciano la crescita.
II: Stazione di incremento in cui il valore della produzione comincia a superare quello dei costi.
III: Stazione di Maturità in cui la produzione raggiunge i livelli più elevati, mantenendosi costante, le variazioni sono dovuti alle condizioni climatiche più o meno favorevoli allo sviluppo del frutto nei vari anni
IV: Stazione di decremento dovuto alla “vecchiaia” della pianta che produce sempre fino all’espianto.
copertina: Foto di Steve Buissinne da Pixabay
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