Il 21 novembre si celebra la Giornata nazionale degli alberi per diffondere il rispetto e l’amore per la natura e per la difesa degli alberi.
Piantare un albero è un atto di resistenza e di pace, come dimostra la storia del Premio Nobel per la Pace Wangari Maathai che con il Green Belt Movement ha contribuito allo sviluppo sostenibile, alla pace e alla democrazia del suo Paese, il Kenya.
Gli alberi sono alleati del clima
Gli alberi interagiscono con tutti gli elementi che costituiscono il clima. Grazie alla loro funzione di “depuratore naturale dell’aria”, gli alberi aiutano a mitigare l’effetto serra assorbendo l’anidride carbonica.
Gli alberi puliscono l’aria
Una pianta adulta, a seconda della specie, è in grado di assorbire dai 20 ai 50 chili di anidride carbonica. Inoltre la stessa pianta è in capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili.
Gli alberi offrono riparo a persone ed animali
Gli alberi creano una naturale zona di frescura e questa caratteristica è particolarmente preziosa in un ciclo storico di surriscaldamento climatico: l’albero è una naturale barriera per difendersi dalle temperature sempre più alte.
Gli alberi puliscono l’acqua
Le chiome e i fusti funzionano come “imbuti” che rallentano il flusso dell’acqua e la fanno filtrare delicatamente attraverso il suolo approvvigionando le falde e garantendo stabili forniture per tutto l’anno, anche nelle stagioni più aride.
Gli alberi aumentano la biodiversità
Sugli alberi, nelle chiome e nelle cortecce vivono innumerevoli animali, come insetti, piccoli invertebrati, uccelli, mammiferi, roditori, e vari tipi di muschi. Tutto un mondo che va protetto e salvaguardato.
Gli alberi sono alleati del suolo
La presenza di alberi è la più efficace opera di protezione del suolo e di riduzione del rischio idraulico. Infatti le radici degli alberi consolidano il terreno, impedendo frane, valanghe ed erosione mentre le chiome trattengono la pioggia e riducono la forza delle gocce d’acqua, aumentando il tempo che le acque impiegano per giungere al corso d’acqua recettore.
Claudio D’Esposito