Ne avevamo già parlato in un altro articolo. I gerani sono colpiti da una farfallina, Cacyreus marshalli, che depone le uova nei rametti, soprattutto in rami giovani e nell’intersezione con la foglia. Poichè proviene da altri paesi e non è autoctona, non ha praticamente nemici naturali. La speranza è che qualche nostro utile insetto decida che possa essere buona da mangiare, sia la farfallina e sia il bruco oppure le uova. Insomma, la speranza è che i nostri insetti o uccelli o animali possano trovare attraenti e digeribile questa fastidiosa farfallina.
Il problema che ci segnalano in molti sui social è la devastante diffusione in estate della farfallina del geranio. Sembra che non si salvi nessuna pianta e nel nostro giardino, dove sono presenti circa cento esemplari di varie specie di geranio, è strage.
Cosa abbiamo fatto per prevenire la farfallina? abbiamo lasciato i gerani con meno acqua per evitare che vegetassero troppo; abbiamo irrorato dell’insetticida sistemico per due volta nell’arco di 15 giorni. Abbiamo tagliato scrupolosamente i rami colpiti.
Il risultato è stata una tregua di un mese e, poi, la farfallina ha cominciato a deporre le uova nuovamente. Non possiamo certo fare una lotta continuata a questo insetto. Non siamo un vivaio e non amiamo certamente gli insetticidi, naturali o chimici che siano. Il prezzo dei sistemi di lotta alla farfallina hanno un costo talmente elevato che preferiamo abbandonare i gerani al loro destino, sperando che la natura faccia il suo corso. Neanche il caldo eccezionale di questo periodo in Sicilia ha fermato questo insetto.
Abbiamo avuto danni ingenti ai nostri gerani e speriamo che alla fine non li uccida tutti. La velocità di riproduzione e la sua diffusione ci lasciano poche probabilità che ciò avvenga senza percentuali altissime di perdite. Staremo a vedere.
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