Nel momento in cui un insetto nella sua forma giovanile ha la necessità di cambiare il suo esoscheletro perché non gli permette una crescita continua fa la muta, cioè cambia il suo esoscheletro
La muta ha inizio con la riattivazione delle cellule dell’epidermide e si conclude con l’abbandono di quello che rimane dell’esoscheletro, detto esuvia. L’intera fase si dice farata perché dall’esterno non possiamo vedere nulla di quanto accade all’interno.
La muta ha inizio con l’apolisi, cioè la riattivazione della capacità delle cellule epidermiche di effettuare la mitosi e moltiplicarsi. Viene prodotto un liquido esuviale con enzimi in grado di digerire la vecchia cuticola non tannizzata e di rendere disponibile chitina e proteine provenienti da questa digestione per produrre nuova cuticola.
Abbiamo già detto che la parte non digerita della vecchia cuticola è chiamata esuvia e sarà abbandonata nella ecdisi. L’Epidermide comincerà a produrre lo strato esterno dell’epicuticola , poi lo strato interno dell’epicuticola ed, infine, lo strato più spesso della procuticola.
Quando il processo si conclude avviene l’ecdisi, cioè la rottura dell’esoscheletro rimasto e la fuoriuscita dell’individuo. Questo fase molto delicata e piena di possibili imprevisti avviene per movimenti muscolari e per la tensione di turgore che determinano una rottura dell’esuvia in determinati punti meno resistenti. Inoltre alcune specie usano ghiandole della muta per secernere liquido lubrificante che facilita i movimenti di fuoriuscita. Altre specie utilizzano la forza di gravità per facilitare il distacco.
Dopo l’ecdisi la cuticola neo formata si presenta morbida , flessibile e poco pigmentata, in quanto non ancora tannizzata e melanizzata. In breve tempo l’ingresso di aria nelle trachee e nei sacchi aerei e l’aumento della pressione di turgore dovuto dall’emolinfa, distende la cuticola. Inoltre avviene velocemente anche la tannizzazione e la melanizzazione dovuta all’esposizione all’aria che pigmentano e induriscono la nuova cuticola.
Foto di newkinokogundan88 da Pixabay
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