In Italia è caratteristico, insieme agli ulivi, del nostro paesaggio italico. Proprio per questo motivo è chiamato cipresso italico o comune. E’ un albero molto longevo e, in condizioni ideali, può vivere per millenni e può raggiungere altezze di oltre venti metri con in tronco diritto e colonnare: i rami eretti e molto vicini al tronco , si originano fin dalla base e conferiscono alla chioma la tipica forma a fiamma di candela.

Le foglie e i fiori

Le foglie sono squamose, appiattite e sottili, di colore verde scuro e opaco. I fiori cominciano a maggio all’apice dei rami. Questi sono fiori maschili, di colore giallo. I fiori femminili sono di colore verde chiaro e nell’insieme, ricoprono tutta la pianta. Anche se “INSIGNIFICANTI”, i fiori danno in primavera una nuvoletta giallino all’intera pianta.

I Frutti

Sono ovoidali, da 3 cm di diametro circa, hanno un colore verde lucente nelle prime fasi di sviluppo, in seguito lignificano e diventano grigi bruni.

Anche la corteccia è di colore grigio bruna con lunghe fessure longitudinali. La pianta può essere maschile o femminile: ne esiste una forma selvatica detta Horizontalis ( chiamata impropriamente cipresso femmina o cipressa) in cui i rami si sviluppano quasi ad angolo retto dal tronco e conferiscono alla chioma un aspetto aperto e piuttosto irregolare: caratteristica utile per creare siepi naturali mettendo le piante a distanza di un metro.

Il cipresso maschile (cipressus pyramidalis) ha invece i rami aderenti al tronco, tali da formare una chioma affusolata, ben riconoscibile anche a grande distanza: ideale sia come esemplare isolato sia in gruppo, o in filare con piante distanziate di tre o quattro metri.

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Di Treman

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