Un attrezzo molto utile che arriva dal passato e che serve a trapiantare le piantine nel nostro orto. Tanto utile che le sue origini sono antiche e, ancor oggi, si realizza a mano partendo da un ramo della giusta forma.

Il suo nome varie da paese in paese, ma lo scopo è sempre lo stesso. In Sicilia è il cavigghiuni, mentre in Umbria lu piozzu. Nel Lazio è impunitore e, poco più distante, a Chieti è lu piru. Nel Trentino è pizzutico.

Quando agli adulti non serviva per piantare i bambini in campagna ci giocavano come fosse una pistola ed in molti la perdevano e, magari, prendevano “botte” dai genitori. Altro che Tik Tok e socila media.

Realizzarlo è semplice. Bastava un ramo dalla giusta forma e un coltello affilato. Si toglie la corteggia e si realizza la punta ed il manico. Appena il legno si asciuga meglio di rende liscio il manico. Anche il tipo di legno dipendeva dalla disponibilità del contadino.

Mio padre lo realizzava con il ramo di manderino o limone. Altri usavano legno diverso. Quante piantine da piccolo piantavo per aiutare mio padre. Oggi lo uso per il mio orto e devo dire che ogni volta che metto a terra una piantina ricordo la mia gioventù passata tra alberi, sole e tante risate.

Buona Coltivazione!

Foto di Carmelo Stracuzzi





Di Treman

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