Il nome di questa pianta deriva dal latino aquilegium, che significa “recipiente per l’acqua”. La particolare forma dei petali ad imbuto sembra suggerire questa capacità di contenimento e raccolta dell’acqua piovana.

Nel linguaggio di fiori e delle piante l’aquilegia, secondo le più antiche tradizioni popolari, rappresenta la lussuria, l’ipocrisia, il capriccio e l’esibizionismo.

In altri contesti, il fatto che rivolgesse il fiore in giù, ricordava la timidezza di chi abbassa gli occhi per pudore, e questo le valse il nome di ‘amor nascosto’!

I nativi americani preparavano degli infusi con estratti della pianta a scopo terapeutico, per curare il mal di cuore e la febbre, inoltre ne usavano i semi che venivano polverizzati per crearne una farina da sfregare sulle mani e ottenere così un afrodisiaco, pensavano infatti che il suo profumo potesse attrarre le donne.

Articolo di Giuseppe De Palma





Di Treman

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