La scuola superiore di Marineo sarà la sede del primo incontro dedicato ai grani antichi ed al pane che si riesce a fare con questi grani. Negli ultimi anni la valorizzazione di una agricoltura sostenibile non poteva prescindere dalla coltivazione di antichi semi di grano.

L’agricoltura e il suo sviluppo ha condotto verso l’utilizzo di grani modificati geneticamente per essere facilmente raccolti e che aumentassero la resa per ettaro. Particolare attenzione si è dedicata anche alle farine che derivavano dal grano rendendolo più facilmente lavorabile.

Tutto questo processo “industriale” del grano ha portato inevitabilmente all’abbandono delle culture preesistenti che, invece, avevano nel proprio DNA la capacità di adattamento sviluppato nel tempo che rendono endemica quella tipologia di pianta.

I ragazzi delle scuole superiori di Marineo, insieme ad esperti, agricoltori e personaggi che hanno introdotto nuovamente i grani antichi nelle nostre terre hanno partecipato ad un progetto che renda giustizia ai grani antichi e ne rivaluti, sempre se ce ne fosse il bisogno, le proprietà e gli usi come la tradizione vuole.

Il primo incontro è giovedi primo dicembre e ci sarà la possibilità di toccare con mano i grani antichi e i prodotti che si realizzano con la farina ricavata dai mulini in pietra e si scopriranno le differenza tra questi grani e quelli che negli ultimi decenni sono i seminativi utilizzati nell’entroterra siciliano.

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Di Treman

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