Le piante di Boccione, il cui nome scientifico è Urospermum dalechampii, poiché attirano le coccinelle ed altri insetti entomofagi vengono coltivate per proteggere le colture ortive dagli attacchi dei parassiti.
Le foglie più tenere vengono utilizzate cotte come gli spinaci oppure miste ad altre piante spontanee commestibili come cicoria selvatica, crespigno e tarassaco nella preparazione di minestroni e come ripieno di torte rustiche.
Il boccione maggiore é noto anche come “cequaire all’ammérse” (cicoria alla rovescia), perché quando si recide la pianta le foglie hanno la caratteristica di incurvarsi, tanto da assumere una forma tale da somigliare ad un polpo “arricciato”.
I boccioli verdi, raccolti nel mese di Aprile, possono essere conservati in salamoia o in agrodolce e utilizzati come sostituti dei capperi.
Giuseppe De Palma
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