Chi ama il giardinaggio, prima o poi, dovrà affrontare l’argomento moltiplicazione. Non tanto per evitare di acquistare sempre piante, ma per l’orgoglio di veder crescere le piante. Ci sono diverse tecniche per riprodurre le nostre piante che variano a secondo delle varietà e che presentano difficoltà diverse.
Una di queste tecniche è la moltiplicazione per divisione.
Questo metodo consiste nel dividere i cespi delle erbacee perenni o degli arbusti a germogli radicali e trapiantando, poi, le singole parti così ottenute perchè diano vita a una nuova pianta. Nel caso dei germogli radicali non facciamo altro che sfruttare a nostro vantaggio quello che la pianta già fa di suo per moltiplicarsi. Infatti, molte piante utilizzano questi germogli per allargare in spazi incolti la loro vegetazione. Un tipico esempio è la Sanguinella e, nel caso dei nostri giardini, la forzisia.
Anche le bulbose si moltiplicano per divisione trapiantando i bulbilli che si formano al lato del bulbo madre oppure, come nel caso del giglio, all’ascella delle foglie.
Il periodo per applicare un simile sistema dipende su che varietà andrà applicata. Nel caso di erbacee perenni solitamente il periodo migliore è alla ripresa vegetativa, mentre per i bulbilli bisogna quasi sempre aspettare il riposo vegetativo del bulbo madre. Per quelle ascellari possono essere messe a terra subito e lasciare che la natura faccia il suo corso.
Come si evince ci vuole esperienza ed il giusto grado di serena “pazzia” per fare tentativi che, inevitabilmente, possono rieuscire o fallire.
Nella moltiplicazione per separazione dei cespi, ad esempio, bisogna fare molta attenzione alle radici che si vanno a dividere per evitare di compromettere la pianta e la riuscita della divisione.
Foto dal web
Leggi su Nati per Terra
Ultimi articoli sul sito:
- L’apparato boccale masticatore fitofago, Larva di LepidotteroLa larva di lepidottero è molto vorace. Il tipico caso che spesso viene riportato è quello della cavolaia che riesce in breve tempo a defogliare la pianta. La larva di lepidottero ha un apparato boccale masticatore composto da un labbro superiore di piccole dimensioni e con una funzione di chiusura, da due grandi mandibole robuste… Leggi tutto: L’apparato boccale masticatore fitofago, Larva di Lepidottero
- L’apparato boccale masticatore tipico degli insetti.Gli insetti hanno adattato il loro apparato boccale per adeguarsi a regimi dietetici diversi. Nello studio dell’apparato boccale si parte da quello ritenuto primordiale o più antico che l’evoluzione ha poi modificato nel tempo. L’apparato boccale, detto appunto tipico, è quello masticatore dell’adulto di cavalletta (ortotteri) ed è formato da appendici collegate ai segmenti della… Leggi tutto: L’apparato boccale masticatore tipico degli insetti.
- Le antenne degli insetti, piccoli capolavori della natura.Molti insetti sono cosi piccoli che l’occhio umano non percepisce le infinite sfumature e le piccoli parti del corpo. Le antenne, ad esempio, sono una appendice di notevole importanza e sono capaci di rilevare sostanze volatili, movimenti, vento, umidità e tanti altri fattori fisici e chimici. Molto spesso le antenne sono utili per identificare una… Leggi tutto: Le antenne degli insetti, piccoli capolavori della natura.
- Prays oleae: la tignola dell’ulivo. Ciclo biologico e controllo.La tignola dell’ulivo è una piccola farfalla (lepidottero) di colore grigio giallognolo che a maturità non raggiunge il centimetri di lunghezza. Le piante ospite sono l’ulivo, il ligustro ed il gelsomino . Sverna come larva,che si incrisalida la primavera successiva , tra le foglie o negli anfratti della corteccia. In primavera sfarfallano gli adulti e… Leggi tutto: Prays oleae: la tignola dell’ulivo. Ciclo biologico e controllo.
- Il corpo degli insetti: la cuticolaLa parte esterna dell’esoscheletro prende il nome di cuticola, da “cutis”, che significa pelle, indicando appunto lo strato superficiale. E’ composto principalmente da chitina, una sostanza organica molto resistente e inerte agli agenti chimici, da resilina, molto plastica ed elastica, e dalla sclerotina, una sostanza molto dura e resistente. La cuticola si divide, partendo dalla… Leggi tutto: Il corpo degli insetti: la cuticola
- Il corpo degli insetti: l’esoscheletroUn aspetto straordinario degli insetti è il loro esoscheletro che copre tutto il loro corpo. Nella fantasia umana l’esoscheletro degli insetti è servito per creare modelli per l’uomo che lo rendessero più forte e potente. Nella realtà l’evoluzione degli insetti durata centinaia di milioni di anni si può spiegare con la presenza dell’esoscheletro.Una struttura che… Leggi tutto: Il corpo degli insetti: l’esoscheletro
Scopri di più da
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.