Contiene una resina profumata, dall’aroma di incenso, l’ambra liquida (da cui il nome Liquidambar) (nome che deriva dal latino ‘liquidus’ (liquido) e dall’arabo ‘ambar’ (ambra)) chiamata anche storace (da cui il nome volgare dall’aspetto di torba di colore molto scuro.) che viene estratta, per essere usata nell’industria cosmetica come fissante per i profumi, nelle industrie conciarie, un tempo usata come gomma da masticare.

Tale resina, morbida al tatto, può essere posta su carboncini ardenti come l’incenso. Il fumo che si forma è bianco e profumato e una volta dissolto si continua a percepirne per ore la fragranza.

Un effetto simile, ma meno intenso lo si può ottenere bruciando le creste che si formano sui rami, e che bruceranno come bastoncini di incenso.

Giuseppe De Palma

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