Il Corbezzolo è una pianta tipica del clima mediterraneo che fruttifica e fiorisce nel periodo autunnale. Proprio questa caratteristica lo rende molto utilizzato nei giardini al solo scopo estetico. Nelle campagne italiane del centro e sud Italia era presente per la sua facilità di crescita e le basse attenzioni che necessita per fruttificare.
I suoi frutti sono consumabili freschi o si prestano alle conserve. Le foglie si utilizzano per infusi e decotti. Certamente il caratteristico sapore forte non è apprezzato da tutti e questo ne limita la coltivazione, ma le proprietà del corbezzolo ne fanno un frutto che dovrebbe essere consumato. Ha una grande quantità di vitamina c e sali minerali che lo rendono ottimo integratore naturale.
In natura è molto diffuso nella macchia mediterranea e si presenta come arbusto cespuglioso che non supera i due metri di altezza. Cresce molto velocemente ed è longevo superando anche il secolo. Resiste a lunghi periodi di siccità e sopporta il freddo della zona Mediterranea. Si riesce a coltivare con successo anche al Nord Italia purchè lo si pianti in zone riparate dal vento freddo e su terreni molto drenanti.
Nella coltivazione solitamente viene portato ad albero togliendo i polloni che crescono alla base della pianta. Ad albero raggiunge dimensioni notevoli con una fitta chioma. I polloni cresceranno costantemente e devono essere tolti per evitare che il corbezzolo inselvagisca.
La particolarità di questa pianta è la contemporaneità dei frutti e dei fiori tra ottobre e dicembre, regalando fantastici colori quando gli altri alberi si spogliano.I suoi fiori sono caratteristici e molto amati dalle api. Il Frutto in maturazione cambia colore passando dal verde, al giallo, all’arancione fino al rosso, i fiori bianchi a campanellino e il verde della coriacea foglia gli hanno valso il nome di “Italia”.
Particolare anche il miele che viene raccolto durante la fioritura del corbezzolo. Ha un retrogusto amaro molto accentuato. Le api sono amanti dei suoi fiori che visitano per alimentarsi.
Non necessita di particolare potatura che si limita a togliere rami secchi e per alleggerire la chioma. La potatura serve anche a dare la struttura ad albero o a cespuglio.
Nei vivai è possibile trovare il corbezzolo a radice nuda o nel panetto di terra. Il primo va interrato in inverno; il secondo in primavera. In entrambi i casi il terreno che ospiterà la giovane pianta deve essere arricchito da humus e da stallatico maturo. Essendo pianta rigogliosa bisogna rispettare almeno 4 metri di distanza tra le piante.
Le giovani piante vanno regolarmente annaffiate nel periodo estivo fino a due o tre anni, poi non sarà più necessario.
I parassiti sono essenzialmente due. Gli afidi di inizio primavera e la cocciniglia che ama i suoi rami e le foglie spesse.
Se volete rimanere sul biologico potete utilizzare contro gli afidi del macerato di ortica e del sapone di marsiglia, mentre per la cocciniglia si può utilizzare l’olio bianco.
Foto Nino Caputo. Pianta di cinque anni del suo frutteto.
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